
I personaggi principali della vicenda, oltre al commendator Bonichi e al detective Arrighi, sono sicuramente la gatta persiana, appartenuta alla prima vittima, e l’arma usata per l’omicidio: una “misericordia”.
Anche in questo, come in tutti i romanzi di Varaldo, i colpi di scena hanno molto di teatrale, considerando il suo mestiere di commediografo di tale levatura da prendere il posto di Silvio D’Amico nella direzione dell’Accademia d’Arte Drammatica nel 1943.