
Le Sibille di Danila Boggiano parlano sommesse ma decise. Vengono da una lunga esperienza di storie, parole e vita. Come la loro autrice. Tessono. Quasi tutte si rivolgono a un interlocutore maschio, con un pizzico di risentimento, ma cercando di chiarire qualche termine in una situazione in cui tutto è incerto, colto a barbagli. Poesie brevi, che presumono familiarità coi racconti da cui nascono, dall’Eneide e l’Odissea a Cupido e Psiche, a Proust, a Emily e Virginia. Un pantheon sentito presente, vivo. Cechov, Ibsen, Kierkegaard, Kahlo. Figure con cui si è discorso a lungo e che qui discorrono pianamente ma anche recisamente, con coraggio e chiarezza. La forza di Clarissa evocata nell’ultimo ritratto, Clarissa a cui Danila non dà voce ma che descrive… Un autoritratto? “Lei e l’onda verde che la porta”.
(dalla Prefazione di Massimo Bacigalupo)
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pagine: 56
formato: cm. 14 x 21
copertina: softback con alette — brossura
collana: COLLEZIONE DI POESIA
genere: Poesia
tag: #libri #books #lettura #letteratura #poesia
ISBN: 9788899932763
Prezzo di copertina € 18.00
Prezzo promozionale € 17.10
Leggerla mi rammenta le straziate parole di Simone Weil: ogni essere grida per essere letto altrimenti.
Ogni donna sempre al di l, come in un inesorabile, ineludibile trascendimento, che forse essa stessa ignora, ma che a Danila stato svelato come un dono, dono che in ogni donna lei ha sofferto e amato.
non vedevi le lune che portavo appese ai capelli... Nora in Ibsen
cadde con me nella roggia lo scrigno dei miei segreti... Rebecca in Ibsen
io farfalla e vento... Psiche
...per non avere le ali...per non avere la voce... Albertine in Proust
di fiori avrei coperto le mie ferite... Frida Kahlo
Ogni immagine, che condensa, e insieme allude e rimanda altrove, che condensa ripeto - la tragica dolente esistenza di ognuna di queste ALTER EGO, risplende assolutamente nuova, abbaglia, svela, e mentre stringe in una morsa di doloroso rimpianto, induce pensieri e meditazione.
Ancora avanzano le Sibille, sillabe in cerca del suono, voci che pochi odono, dense ancora e sempre di vita, che alla donna e alle donne tessono ancora e sempre la loro elegia e si chinano di fronte al suo tenero donarsi.
E altre parole non trovo che possano dire il fuoco che queste pagine mi hanno acceso dentro.
Elvira Land 21/09/2020